Il mal di testa rappresenta la dislocazione sul corpo di una tensione, di una sofferenza
La persona che ne è afflitta prova un dolore fisico nella testa di vario grado fino a poter diventare insopportabile e costringere l individuo a sospendere qualsiasi attività della propria vita per cercare un posto tranquillo, al buio, dove chiudere gli occhi e riposare
I primi scritti sul mal di testa risalgono addirittura a 6 mila anni fa, ma solo nell’Antica Grecia, grazie ad Ippocrate, si ha una prima distinzione delle diverse tipologie
Ad oggi, da un punto di vista medico, sono state individuate 13 forme di cefalea (termine scientifico con cui si indica il mal di testa) suddivise a loro volta in primarie e secondarie, con oltre 90 diverse sottocategorie
Esistono in commercio molti farmaci che aiutano ad alleviare questo dolore fisico, ma che non possono agire sulle cause scatenanti questo malessere che possono essere molteplici, a partire da uno stile di vita caratterizzato da forte stress
Il mal di testa è una patologia fisica ma i suoi sintomi possono costituire un alfabeto del corpo che può essere usato come un linguaggio da decifrare
Questa malattia, come tutte le altre, è un processo che coinvolge il corpo e la mente in maniera inscindibile
Ogni attacco di mal di testa può nascondere un significato emotivo specifico
Proviamo a prendere in considerazione alcune ipotesi di funzioni delle cefalee, come strategie aventi valore tattico per l’economia psichica dell’individuo
Il dolore fisico della testa può rappresentare una forma dislocata di sofferenza in risposta ad una situazione emotivamente dolorosa che per l’individuo è intollerabile prendere in considerazione a livello cosciente
La cefalea può rappresentare un accumulo di tensioni e conflitti emotivi repressi da cui la persona si è distanziata utilizzando meccanismi di difesa quali la rimozione e la negazione. I sentimenti ed i pensieri intollerabili sono stati incapsulati e deflessi in una particolare reazione.
La funzione di queste emicranie è di mantenere l’individuo in una sorta di equilibrio emotivo tollerabile
Oppure ci possono essere mal di testa che insorgono dopo una prolungata attività fisica o mentale (un esempio sono i cosiddetti mal di testa da week-end) ed inducono la persona in una forte fase di prostrazione, spesso accompagnata da sonno, seguita da una fase di ripresa senza mal di testa, come se si trattasse di una rinascita dopo il recupero fisico
Un altro tipo di cefalea invece comporta una sofferenza che invoca l’ aiuto, la cura di un’altra persona. In questo caso la dinamica è più legata alle tematiche della dipendenza
Il mal di testa può anche avere come sfondo psicologico la rabbia, l’ira repressa che in tal modo possono manifestarsi in maniera indiretta E’ una forma di cefalea implicitamente aggressiva o vendicativa che tende a presentarsi in situazioni di forte ambivalenza emotiva cioè verso soggetti che sono al contempo fortemente amati ed odiati
Il mal di testa può anche essere stato appreso come una delle modalità espressive di un genitore che ne soffre e che la persona inconsciamente emula
Infine il mal di testa può avere come bersaglio inconscio la persona stessa che perpetua una dinamica autopunitiva
L’emicrania, che è una delle forma di cefalea, può essere ripensata, insieme alle necessarie cure mediche, cercando di comprendere i rapporti che essa ha con il mondo emotivo e la storia affettiva di colui che ne soffre. L’emicrania riguarda due sentimenti o pensieri contrastanti dell’individuo che si posizionano l’una da una parte della testa e l’altra dall’altra. Le due emozioni, pensieri sono in conflitto tra di loro. Una delle emozioni è in accordo con una parte della personalità dell’individuo, l’altra no
Solo un’analisi del mondo interno della persona soggetta a mal di testa può consentire di comprendere le motivazioni inconsce di tale reattività fisiologica, di questo salto che avviene dal mondo emotivo a quello corporeo.