Il ritmo della vita è costituito dall’alternarsi del giorno con la notte e questa alternanza costituisce uno stato indispensabile nell’uomo per mantenere il suo equilibrio psicofisico.
Si definisce insonnia lo stato in cui una persona percepisce il proprio sonno come insufficiente o insoddisfacente, per un tempo protratto, per appagare il suo bisogno di riposo. Da più tempo l’individuo dorme troppo poco oppure dorme male.
Possiamo distinguere diverse tipi di insonnia: l’insonnia iniziale caratterizzata da una difficoltà di addormentamento, l’insonnia intermittente in cui il sonno rimane leggero per tutta la notte, intervallato da frequenti e brevi risvegli, e l’insonnia terminale definita da un risveglio precoce, spesso a causa di angosce e incubi che lasciano la persona nell’impossibilità di riaddormentarsi.
Le differenti tipologie d’insonnia ci parlano di fasi diverse di questo disagio.
Con l’arrivo della notte alla persona viene chiesto di abbandonarsi allo stato del sonno in cui la parte razionale del suo mondo psichico, con le sue difese, sospende la sua attività lasciando campo libero alle parti inconsce della mente di muoversi ed esprimersi. Per l’individuo, lasciarsi andare a questa parte sconosciuta di sé può incutere paura per il timore di dover affrontare emozioni, pensieri, desideri sconosciuti e magari considerati da un’altra parte di sé inaccettabili. Pertanto nel sonno la persona incontra un’altra parte di sé quella più nascosta.
L’insonnia al momento dell’addormentamento ha a che fare con la difficoltà ad accettare che gli eventi della giornata trascorsa siano terminati ed è giunto per l’individuo il momento di chiudere con essi e con la sua vita cosciente caratterizzata anche dalla vigilanza e dal controllo.
Con i risvegli notturni o mattutini alla persona viene chiesto di fare i conti con le preoccupazioni e le angosce suscitate dalla parte di sé nascosta, di cui non ha consapevolezza.
Per poter accedere ad un sufficiente grado di benessere per l’individuo è opportuno che si crei un ponte di comunicazione tra le sue parti coscienti e quelle inconsce.
I sogni, peraltro, sono proprio uno degli strumenti del mondo psichico dell’uomo che traghettano i contenuti inconsci in un linguaggio camuffato, il film onirico, portando così alcuni aspetti fino ad allora nascosti della persona verso la sua parte conscia. Ma è l’individuo stesso il regista dei suoi sogni, è la sua parte vitale che preme per elaborare dei contenuti inconsci e non rimanere in balìa di essi.